Spada di Damocle sulla partnership appena siglata tra due importanti editori italiani e l’ex startup di Sam Altman. L’Autorità italiana: «Si seguono con attenzione gli accordi con l’azienda che realizza ChatGPT e ci si riserva di valutare l’adozione di più specifiche iniziative»
Giornate convulse queste per il gruppo GEDI, alle prese con lo sciopero della redazione di Repubblica nel bel pieno dell’Italian Tech Week di Torino, evento voluto e organizzato proprio dall’editore. Nelle ultime ore, infatti, il Garante per la protezione dei dati personali ha fatto sapere che intende seguire con attenzione i nuovi accordi che RCS MediaGroup e GEDI Gruppo Editoriale hanno siglato con OpenAI, azienda che realizza ChatGPT. Ma andiamo con ordine.
L’Accordo RCS – GEDI e OpenAI
“La media company italiana GEDI e OpenAI, azienda di ricerca e applicazione dell’intelligenza artificiale che realizza ChatGPT, annunciano oggi una partnership strategica per rendere accessibili agli utenti di ChatGPT i contenuti in lingua italiana provenienti dalle autorevoli testate del Gruppo GEDI”. Questo il contenuto della nota divulgata da GEDI. “Con questa partnership, gli utenti di ChatGPT avranno accesso a citazioni, contenuti e link alle pubblicazioni di GEDI, tra cui La Repubblica e La Stampa“.
“La partnership offre – si legge sempre nel comunicato – a entrambe le società nuove opportunità per ulteriori collaborazioni su funzionalità e prodotti basati sull’AI, migliorando il modo in cui i lettori accedono e interagiscono con le notizie in Italia.” Si intuiva così che Sam Altman, tra gli ospiti della torinese Italian Tech Week, è volato nel nostro Paese per firmare accordi con gli editori italiani. E proprio Sam Altman, Ad di OpenAI, ieri in merito dichiarava: «È importante collaborare con gli editori di tutto il mondo affinché tutti possano avere accesso a informazioni accurate e affidabili nella propria lingua. Questa partnership riconosce l’alta qualità del giornalismo di GEDI e migliora l’esperienza di ChatGPT per milioni di persone in Italia e nel mondo».
La nota del Garante
A stretto giro rispondevano però dall’Autorità a tutela della Privacy: «Il Garante per la protezione dei dati personali segue con attenzione gli accordi che – secondo notizie di stampa – RCS MediaGroup e GEDI Gruppo Editoriale avrebbero siglato con OpenAI, azienda che realizza ChatGPT, e si riserva di valutare l’adozione di più specifiche iniziative.»
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