«Ecco su quale Intelligenza artificiale deve puntare l’Italia». Le parole di Alec Ross che striglia l’UE sull’AI Act: «376 pagine di stupidaggini»


L’ex advisor di Obama non è stato morbido con l’Unione Europea e, in particolare, con chi ha scritto le norme. «Per le piccole medie imprese è come fare una gara con uno zaino pieno di sassi»

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«Ci sono quattro tipi di Intelligenza artificiale: percentuale, agentica, generativa e fisica. L’Italia deve puntare sull’ultima». Durante l’AI Week Alec Ross, già advisor dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, è tornato a parlare di tecnologia e di prospettive per l’Italia. «Faccio un esempio per capire meglio l’Intelligenza artificiale fisica: nell’ambito dell’agricoltura si possono usare sistemi di precisione grazie ai sensori dell’AI, si può non sprecare l’acqua con l’irrigazione, in caso di siccità come è già successo in Italia».

Cosa ha detto Alec Ross sull’AI

In passato Alec Ross non è stato morbido nei confronti dell’Unione Europea. Rispetto a USA e Cina, che stanno investendo miliardi sulla tecnologia, il Vecchio continente si è concentrato anzitutto sulle regole. A questo punto, come ha spiegato sul palco, «dobbiamo decidere se mettere le squadre sul campo».

In merito proprio all’AI Act, Ross è tornato a criticare la linea di Bruxelles. «376 pagine di stupidaggini. Facciamo ancora gli stessi errori di regolamentazione. Ho letto ogni riga e questo testo è un problema che penalizza non i giganti tech ma le piccole e medie imprese». Il titolo del suo intervento all’AI Week era eloquente: “Intelligenza Artificiale o deficienza naturale: scegliamo chi essere”.

«Con questa regolamentazione per le piccole medie imprese è come fare una gara con uno zaino pieno di sassi». Ragione per cui l’esperto ha descritto le persone che hanno normato il settore dell’Intelligenza artificiale in Europa come «analfabeti tecnologici».

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