A una settimana dall’inizio di una nuova pagina, storica, del conflitto in Medio Oriente, la guerra tra Israele e Iran attende le mosse degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump negli ultimi giorni ha continuato a minacciare Teheran ed è sempre più chiaro l’obiettivo di Washington, ovvero fare in modo che la Repubblica Islamica cada.

Nel frattempo l’aviazione di Tel Aviv continua a bombardare siti nucleari e infrastrutture strategiche in Iran in attesa di capire le scelte di Washington. Vanno poi ricordati gli oltre 600 civili uccisi da Israele in Iran secondo Human Rights Activists. Da giorni si parla del possibile ruolo degli USA citando i B2 Spirit, bombardieri capaci di sganciare la superbomba. Sarebbero decisivi per colpire un sito in particolare legato all’arricchimento dell’uranio da parte di Teheran.

Cosa sono i bombardieri B2 Spirit

Si tratta di bombardieri realizzati più di 20 anni fa, in un contesto geopolitico molto diverso da quello attuale. Sarebbero i più potenti sul mercato e finora gli Stati Uniti non li hanno mai venduti, neppure a Israele. Tel Aviv ha mostrato la propria capacità militare e di intelligence, colpendo prima Hezbollah in Libano e poi annientando le linee di comando del regime di Teheran.

Ma per colpire il cuore del progetto nucleare dell’Iran bisogna infiltrarsi in un sito in particolare. Quasi 100 km a sud della capitale c’è Fordo, un impianto di arricchimento dell’uranio costruito all’interno di una montagna. Le bombe di Tel Aviv – che intanto controlla lo spazio aereo dell’intero Paese – non riuscirebbero a danneggiarlo. L’unica bomba in grado di distruggere lo strato di roccia e danneggiare gli impianti è la GBU-57 e soltanto un B2 Spirit è in grado di trasportarla.

La super bomba GBU-57 di cui si parla da giorni pesa 14 tonnellate e avrebbe la potenza necessaria per infliggere un danno enorme al regime di Teheran e alle sua capacità di arricchimento dell’uranio. La “stealthness” è il vero cuore del B2 Spirit: forma ad ala volante, rivestimenti speciali e materiali assorbenti riducono drasticamente la sua firma radar, rendendo il velivolo in grado di sfuggire alle difese antiaeree. Si tratta di una delle principali armi legate alla deterrenza militare statunitense.