così IoT e AI trainano la produttività industry 5.0

In che modo l’Intelligenza artificiale e l’Internet of Things stanno guidando la nuova rivoluzione industriale? Il 2 ottobre parleremo di tutto ciò a SIOS24 Florence con Daniele Mazzei, professore associato all’Università di Pisa e CPO e Co-Founder di Zerynth, startup che offre Soluzioni IoT e AI per digitalizzare la produzione e conquistare l’industry 5.0

Il futuro delle aziende appartiene a chi ha il coraggio di innovare. Un futuro nel quale l’IoT intrecciata all’Intelligenza Artificiale giocano un ruolo decisivo. Non si può ignorare la dimensione della realtà: secondo il Politecnico di Milano il mercato IoT italiano ha raggiunto un valore di 8,9 miliardi di euro nel 2023, segnando un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Una crescita robusta, imponente e solo chi saprà sfruttare l’enorme potenziale derivante dall’integrazione tra IoT e AI sarà protagonista del mercato, grazie ai dispositivi intelligenti. Ma per farlo, servono implementazioni tecnologiche ad alta complessità e partnership con startup come Zerynth, in grado di aiutare le aziende a proiettarsi nell’industry 5.0.

Digitalizzare la produzione, collegando tutti i macchinari

L’Internet of Things (IoT) sta trasformando il settore manifatturiero, migliorando l’efficienza dei processi, la sicurezza sul lavoro e il monitoraggio delle apparecchiature. Consente di raccogliere dati preziosi per ottimizzare la produzione, individuare inefficienze e implementare manutenzione predittiva, riducendo così i costi e i tempi di fermo macchine. Inoltre, l’IoT supporta la sostenibilità ambientale, contribuendo a ridurre l’impatto energetico. Una progressione tecnologica inevitabile per aumentare efficienza e produttività per tutte le imprese di qualsiasi settore industriale.

Zerynth fornisce strumenti per lo sviluppo di applicazioni IoT, integrazione di dispositivi, gestione di dati e cloud computing. Soluzioni che permettono di ottimizzare la produzione e ridurre i costi operativi grazie alla connettività e all’analisi dei dati, in tempo reale. La piattaforma di Zerynth è progettata per essere flessibile e scalabile, adattandosi alle esigenze specifiche di diverse industrie.

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A SIOS24 Florence, Zerynth apre la porta del futuro

Zerynth non è solo una piattaforma IoT, ma una porta aperta verso un nuovo modo di concepire la produzione industriale, trasformando i processi produttivi dentro un ecosistema connesso e intelligente. Una piattaforma che offre soluzioni IoT per aziende manifatturiere e industriali, facilitando la digitalizzazione dei processi, integrato tecnologie Microsoft per potenziare la propria offerta e fornire soluzioni IoT end-to-end più avanzate.

Zerynth è una startup italiana nata nel 2015, spin-off dell’Università di Pisa. Dopo aver raccolto 2 milioni di euro nel 2020 dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, ha consolidato il suo percorso di crescita sul mercato e nel 2022 ha chiuso un round di investimento da 5,3 milioni di euro guidato da United Ventures. Un esempio di innovazione di frontiera, che corrisponde alle esigenze più urgenti del settore industriale. Un esempio per tante startup impegnate nella digitalizzazione delle aziende, in cerca di ispirazione e buone pratiche per crescere.

Ne parleremo a SIOS24 Florence, il 2 ottobre, con Daniele Mazzei, CPO e Co-Founder di Zerynth e Professore Associato Università di Pisa.

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Daniele Mazzei, CPO e Co-Founder di Zerynth e Professore Associato Università di Pisa

Una tecnologia collaborativa, amplificabile e sostenibile

«Fare startup vuol dire abbracciare l’innovazione disruptive – spiega Daniele Mazzei -. L’intelligenza artificiale ci fornisce accesso a tecnologie dirompenti che accelerano il cambiamento, permettendo alle startup di trasformare rapidamente le idee in prodotti innovativi, mantenendo quella capacità di adattamento che è essenziale per fare la differenza. L’AI è un motore del cambiamento e di innovazione, rappresenta il futuro della tecnologia, intesa come collaborativa, amplificabile e sostenibile. Il suo scopo non è sostituire l’uomo, ma affiancarlo, amplificandone le capacità e incrementando la produttività».

l’AI non sia una minaccia per l’autonomia umana, ma piuttosto uno strumento che rafforza la capacità di prendere decisioni più informate, anticipando le esigenze future e suggerendo soluzioni appropriate.

«L’AI agisce come un supporto strategico, facilitando decisioni più informate e consapevoli, senza mai togliere il controllo agli utenti. Proattiva e orientata al futuro, l’intelligenza artificiale anticipa esigenze e tendenze, offrendo soluzioni e suggerimenti tempestivi che rafforzano e potenziano il contributo umano, piuttosto che rimpiazzarlo».

 

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