«Musk, Thiel e Sachs dovrebbero tornarsene in Sudafrica». La crociata dell’ex consigliere di Trump Steve Bannon contro la Silicon Valley


La questione ruota attorno al visto H1B, che ha permesso a moltissime Big Teche e startup di attirare talenti dall’estero

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Steve Bannon, l’ex consigliere di Donald Trump ai tempi della sua prima presidenza, non è più nel cerchio magico del repubblicano. Questo non gli impedisce di commentarne le scelte e attaccarne i consiglieri. Elon Musk, a capo di Doge e da molti definito una sorta di presidente ombra, è da tempo nel mirino di Bannon. «Peter Thiel, David Sachs, Elon Musk sono tutti sudafricani bianchi. Dovrebbero tornarsene in Sudafrica. Perché abbiamo sudafricani bianchi, le persone più razziste del mondo, a commentare su tutto ciò che succede negli Stati Uniti?». Sono le parole di Bannon in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera.

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Perché Steve Bannon ce l’ha contro Elon Musk?

La questione attorno a cui stanno litigando Elon Musk e Steve Bannon riguarda i visti H1B, ossia quelli riservati a persone con elevato grado di istruzione e competenze. Spesso questi profili vengono assunti dalle Big Tech. In un post di fine 2024 Musk ha scritto: «Il motivo per cui mi trovo in America insieme a tante persone fondamentali che hanno creato SpaceX, Tesla e centinaia di altre aziende che hanno reso forte l’America è dovuto all’H1B». Musk si è inoltre detto disposto ad andare in guerra per difendere l’H1B, anche se è comunque aperto ad alcune modifiche.

Come ha riferito il Corriere della Sera la maggior parte dello zoccolo duro di Trump è ostile a questi visti, ritenuti parte di un disegno politico per sostituire i lavoratori americani con persone straniere. E questa è la linea dell’ex stratega di Trump: «Il 76% degli ingegneri della Silicon Valley non è americano». Bannon non se la prende soltanto con Musk, ma anche contro Peter Thiel (fondatore di PayPal e tra i più importanti investitori della Silicon Valley) e David Sachs (investitore e co-host di All In, tra i podcast di innovazione più seguiti in America).

Musk e Trump alla fine litigheranno?

Secondo Bannon l’obiettivo di Trump non è fare politica, ma «diventare trilionario». Nell’intervista al Corriere ha poi aggiunto: «L’aggregazione di ricchezza e, attraverso la ricchezza, di potere: questo è il suo obiettivo. I lavoratori americani non lo tollereranno». Da mesi i retroscena riferiscono infine di una certa insofferenza da parte del presidente eletto Trump per il protagonismo e l’attivismo di Musk. Da suo principale sostenitore, ora è nel team della Casa Bianca e potrà avere un impatto su molti dossier, a cominciare da quelli su energia, lavoro, auto elettriche e Intelligenza artificiale.

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