Nothing Phone (2a) Plus, la startup di Carl Pei riuscirà a migliorare un ottimo smartphone?


Per alcuni lo startupper è la reincarnazione cinese di Steve Jobs. I suoi dispositivi, del resto, hanno grinta da vendere e sono riconoscibili per lo stile. Ma come se la cava questo nuovo smartphone?

Non si può più certo dire che l’arrembante startup di Carl Pei sia neofita nel campo degli smartphone. Chiara l’intenzione dell’imprenditore cinese naturalizzato svedese di farsi largo in un settore già affollato grazie a device che strizzino l’occhio soprattutto ai giovani e che siano dunque piuttosto economici, curiosi nella foggia e zeppi di tecnologia. Tutte caratteristiche che, nemmeno a dirlo, ritroviamo anche nell’ultimo nato, ovvero nel Nothing Phone (2a) Plus.

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Il contenuto della confezione. Piuttosto essenziale. Notare il cavo di ricarica con le testine trasparenti. Questa è classe

Le novità del Nothing Phone (2a) Plus

Se seguite il mondo degli smartphone, le recensioni della nostra sezione Device o siete semplicemente attenti ai dettagli, non dovrebbe esservi sfuggito il fatto che il Nothing Phone (2a) Plus non sia un modello a se stante, ma una versione potenziata del “vecchio” Nothing Phone (2a). La domanda perciò è obbligatoria: di quali migliorie stiamo parlando?

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Sul fronte estetico, ci riferiamo essenzialmente alle nuove finiture metallizzate che rendono il dispositivo ancora più “ggggiovane” e desideroso di farsi notare. Ma le vere novità sono invisibili all’occhio: pulsano difatti sotto la scocca. La principale riguarda la presenza di un chipset che potremmo definire migliorato in quanto il Dimensity 7350 Pro 5G è stato sviluppato esclusivamente per Nothing da MediaTek per offrire – secondo quanto dichiara la startup – fino al 10% di incremento delle prestazioni della CPU e del 30% della GPU.

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Come Google anche Nothing ha deciso di passare a custodie in cartone con linguette a strappo: all’apertura insomma non si richiudono più

Migliorie anche sul fronte obiettivi: il Nothing Phone (2a) Plus possiede un selfie da 50 MP in grado di girare video in 4K. Infine, è stata velocizzata la ricarica: non siamo dalle parti dei dispositivi più performanti, ma ora è compatibile coi caricabatterie da 50 W, anche se purtroppo va acquistato a parte dato che non è incluso nella confezione (per via delle nuove norme europee che scoraggiano i produttori dall’inserirli per non intasare le discariche del Vecchio continente di rifiuti elettronici).

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Il Nothing Phone (2a) Plus in tutta la sua rinnovata graffiante bellezza giovanile

Per portarsi a casa il modello dal taglio di memorie 12 / 256 GB servono 449 euro. Quindi, dato che abbiamo già risposto al quesito relativo a ciò che è cambiato, la nuova domanda che vi starete ponendo ora è se ne valga la pena.

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Se non avete il modello precedente e volete uno smartphone particolare e non troppo costoso, probabilmente sì. Del resto prima di vedere il vero successore del Phone (2a) – che immaginiamo possa chiamarsi Phone (3a) – bisognerà attendere ancora parecchio ma nel frattempo la nuova versione di fatto insiste ulteriormente sul principale pregio del modello che va a potenziare, ovvero il rapporto qualità – prezzo, rivelandosi un piccolo concentrato di tecnologia offerta a un prezzo mediano, in fondo accessibile davvero a tutti.

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A quel prezzo forse avremmo gradito anche una custodia, magari in materiale riciclato come è riciclato al 100% l’alluminio presente nel device che misura 161,74 x 76,32 mm per uno spessore di 8,55 mm e un peso di 190 grammi. Non è particolarmente compatto ma non dà fastidio in tasca.

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Il vero protagonista dello smartphone resta il pannello AMOLED dalla risoluzione Full HD+ da 2412 x 1080 pixel a 394 PPI con una diagonale che raggiunge i 6,7 pollici, una luminosità massima ragguardevole di 1.300 nit (si legge bene anche in esterno, insomma) e una frequenza di aggiornamento adattiva per arrivare quando necessario ai 120Hz. È comunque possibile intervenire su luminosità e frequenza per aumentare l’autonomia della batteria da 5.000 mAh contro i 4.700 mAh di Phone (2).

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Prende sempre più corpo il sistema operativo proprietario che negli altri smartphone era finora apparso come una semplice “skin puntinata” di Android. Abbiamo sempre Android (14) a fare da base, ma NothingOS 2.6 è ormai ricco di funzioni che lo distinguono dalla massa, per esempio relativamente alla personalizzazione della schermata di blocco o dei led posteriori che possono illuminarsi come e quando vorrete.

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Chiudiamo parlando del blocco fotocamere solo accennato in precedenza: il Nothing Phone (2a) Plus possiede due sensori fotografici da 50 MP come Phone (2a): uno per le foto standard e una per le foto ultragrandangolari. La vera novità è la fotocamera selfie che passa dai 32 MP al nuovo sensore da 50MP. I risultati sono più che meritori per un device di quel prezzo. A proposito del prezzo, il vecchio modello ormai si aggira attorno ai 380 euro mentre il suo aggiornamento per via dei numerosi sconti sfiora spesso i 400 euro. La differenza insomma in alcuni momenti è solo di venti euro: inutile dirvi quale versione scegliere.





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