Quando la robotica sarà accessibile a tutti? Cosa fa l’UE per attrarre talenti, startup e scaleup?


Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech

Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

pisano notizie dal futuro

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Le strategie dell’UE per attrarre talenti

La Commissione Europea ha svelato la strategia per startup e scaleup con piani per affrontare alcune delle principali barriere alla crescita per le aziende tecnologiche nell’UE. Quasi il 30% degli unicorni europei si è trasferito fuori dall’UE tra il 2008 e il 2021.

Il testo affronta sfide di lunga data in materia di regolamentazione, finanziamento, trasferimento tecnologico talento e accesso a infrastrutture, reti e servizi. Un programma che presenta quasi 30 proposte di azioni da intraprendere nei prossimi due anni per risolvere questi problemi.

L’Europa potrà affrontare alcune delle principali barriere alla crescita delle aziende tecnologiche?
Per attrarre talento, la Commissione ha proposto diverse misure, tra cui l’adozione di una ‘strategia per i visti UE’ per studenti, ricercatori e imprenditori stranieri, e l’incoraggiamento agli Stati membri a implementare schemi di accesso rapido (fast-track) per consentire ai fondatori di startup di ottenere permessi di lavoro.

parlamento europeo

Tra le varie iniziative:

  • lo Scale up Europe Fund, il fondo che si concentrerà su settori strategici  come IA, quantistica, tecnologie pulite, semiconduttori, materiali avanzati e biotecnologie;
  • 28º regime europeo ossia  un quadro normativo con un unico insieme di regole per le imprese che operano in diversi paesi UE.

Come colmare la carenza di competenze

Skills and Employment Survey è una ricerca che viene condotta da quasi 40 anni in UK. Una delle tendenze più sorprendenti emerse dall’indagine è il calo netto e costante della “discrezionalità sui compiti” a partire dagli anni ’90. Questo è un indicatore di quanto le persone sentano di avere influenza sul proprio lavoro quotidiano, come ad esempio quali compiti svolgere e come svolgerli.  Nel 1992, il 62% dei lavoratori intervistati dichiarava di avere molta discrezionalità. Nel 2024, solo il 34% ha detto lo stesso. ll “colpevole più probabile” è “l’uso crescente delle tecnologie digitali” sul posto di lavoro, “un cambiamento tecnologico che prosciuga la discrezionalità”.

L’intelligenza artificiale generativa invertirà o accelererà questa tendenza? Un sondaggio pubblicato quest’anno dall’Università di Melbourne in collaborazione con KPMG, condotto su oltre 48.000 persone in 47 paesi, ha rilevato che il 58% dei lavoratori usa intenzionalmente strumenti di IA al lavoro in modo regolare, ma la maggior parte usa strumenti pubblici gratuiti più che quelli forniti dal proprio datore di lavoro. Solo due su cinque affermano che la propria organizzazione abbia una policy o linee guida sull’uso dell’IA generativa. Se sono i lavoratori a guidare l’uso di questi strumenti, questo potrebbe indicare un momento di maggiore autonomia, con persone che trovano nuovi modi di lavorare (anche se con rischi per sicurezza e accuratezza, tra gli altri).

Robot for all

Hope JR e Reachy Mini sono la coppia di robot open source annunciati da Hugging face. Hope JR è un robot umanoide a grandezza naturale con 66 gradi di libertà attuati, ovvero 66 movimenti indipendenti, inclusa la capacità di camminare e muovere le braccia. Reachy Mini è un’unità da scrivania in grado di muovere la testa, parlare, ascoltare ed essere usata per testare app di intelligenza artificiale. L’azienda si aspetta di iniziare a spedire almeno i primi esemplari entro la fine dell’anno. HopeJR costerà circa 3.000 dollari per unità, mentre il Reachy Mini avrà un prezzo compreso tra 250 e 300 dollari, a seconda dei dazi doganali. Il lancio di questi robot è stato reso possibile in parte dall’acquisizione, annunciata ad aprile, della startup di robotica umanoide Pollen Robotics. Grazie a una politica open e a costi ridotti hugging face sta creando una robotica accessibile a tutti? Nel 2024 l’azienda ha lanciato LeRobot, una raccolta di modelli AI open source, set di dati e strumenti per costruire sistemi robotici.

Hugging Face HopeJR e Reachy Mini

Finora l’azienda ha rilasciato una versione aggiornata del suo braccio robotico stampato in 3D e programmabile, il SO-101, sviluppato in collaborazione con l’azienda francese The Robot Studio. Ha inoltre ampliato i dati di addestramento sulla sua piattaforma LeRobot, tramite una partnership con la startup AI Yaak, includendo dati per macchine a guida autonoma.

L’aspetto importante è che questi robot sono open source, così chiunque può assemblarli, ricostruirli, capirne il funzionamento, e sono accessibili economicamente, in modo che la robotica non venga dominata solo da pochi grandi attori con sistemi opachi.

Le nuove frontiere di Perplexity Labs

Perplexity, il motore di ricerca potenziato dall’AI che mira a competere con Google, ha lanciato Perplexity Labs, uno strumento che consente di creare report, fogli di calcolo, dashboard e altro ancora. Il Labs, che arriva nello stesso giorno in cui Manus, una piattaforma virale di agenti AI, ha lanciato uno strumento per la creazione di slide, fa parte dello sforzo di Perplexity per andare oltre il suo core business della ricerca online.

Perplexity Labs, alimentato da AI, è in grado di condurre ricerche e analisi, impiegando circa 10 minuti e utilizzando strumenti come ricerca web, esecuzione di codice e creazione di grafici e immagini per realizzare report e visualizzazioni.

Perplexity riuscirà ad offrire servizi innovativi oltre alla ricerca guidata dalla AI? Perplexity sta investendo  sempre di più in funzionalità orientate alle imprese. La scorsa estate ha lanciato un piano Enterprise, con strumenti per la gestione degli utenti, ricerca interna personalizzata e altro. Secondo Perplexity, Labs può creare web app interattive, scrivere codice per strutturare i dati, applicare formule e generare documenti. Tutti i file creati durante il processo — grafici, immagini, file di codice — sono organizzati in una scheda da cui possono essere visualizzati o scaricati. Secondo indiscrezioni, Perplexity sarebbe in trattative per raccogliere fino a 1 miliardo di dollari di capitale da investitori, con una valutazione prevista di 18 miliardi di dollari.





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